Capodanno nell'India del Sud (Kerala)
27 dicembre 2013 - 05 gennaio 2014
India del Sud – Kerala capodanno 2013 (27 dicembre 2013 5 gennaio 2014)
Quest’anno abbiamo deciso per una vacanza “alternativa”, fuori dai normali canoni, visitando l’”India del Sud”: lo Stato del “Kerala”. Questa zona è ancora fuori dalle rotte turistiche tradizionali, avremo così modo di vivere a contatto con la popolazione. Il “Kerala” è lo stato più a Sud dell’ “India” e si affaccia sul “Mare Arabico”, con chilometri e chilometri di spiagge e con le “back water” (un complesso di lagune e canali, dove il tempo sembra quasi essersi fermato. Il “Kerala” conta più di 35.000.000 di abitanti, dove l’alfabetizzazione raggiunge il 95% della popolazione e la qualità della vita è la migliore di tutto il sub-continente indiano. Per il viaggio, ci siamo affidati a “Zeppelin” www.zeppelin.it , il tour operator con cui avevamo fatto esperienza nel 2005 in “Irlanda” con le biciclette.
27 dicembre 2013 (Milano – Dubay (EAU) – Cochin (India del Sud) km 7.450)
Ecco arrivato il giorno della partenza! Alle 11,30 siamo all’aeroporto di Malpensa dove ci incontriamo con Marta (la nostra accompagnatrice) e tutto il gruppo di amici che viaggeranno con noi in questa avventura. In perfetto orario, alle 13,50 decolliamo alla volta di “Dubai” (EAU – Emirati Arabi Uniti), dove arriviamo dopo circa 6 ore di volo. Qui dopo un’ attesa di quasi 4 ore, ci imbarchiamo per “Cochin”, dove arriviamo alle ore 8,00 del giorno 28 dicembre (ora locale), dopo circa 3 ore e mezza di volo. Abbiamo volato con la compagnia “Emirates” www.emirates.com con aerei moderni e perfettamente in ordine, con servizi a bordo di standard molto elevato, sia per quanto riguarda l’assistenza delle hostess, che per il catering.
28 dicembre 2013 (Cochin – visita in bus km 40 circa e a piedi)
Arrivati a “Cochin” incontriamo la nostra guida locale “Alì” mubiali@ymail.com www.vivindia.com con il bus che ci seguiranno per tutto questo viaggio itinerante. Caricati i bagagli e saliti sul nostro bus ci avviamo verso “Fort Cochin” (il centro storico di Cochin), sul percorso abbiamo però tempo di fermarci per la visita ad un “Tempio Indù”. Arrivati al nostro hotel (Fort Abode www.fortabode.com ) (GPS= N=09°57'51,40" E=76°14'36,60" m. 0 s.l.m.), dopo una breve rinfrescata, ci avviamo a piedi per la visita della città. Visitiamo quindi la “Chiesa di San Francesco”, (GPS= N=09°57'58,00" E=76°14'26,60" m. 0 s.l.m.) dove è stato sepolto “Vasco da Gama”. Oggi però il corpo non è più qui in quanto è stato riportato in patria, in Portogallo nel 1538. Proseguiamo con la visita e ci rechiamo a “Jew Town”, il quartiere ebraico con la via degli antiquari. Qui troviamo il “Palazzo degli olandesi”, (GPS= N=09°57'29,10" E=76°15'33,90" m. 0 s.l.m.) oggi sede del museo, che visitiamo all’interno dove è importantissima la “Sala dei dipinti”, qui ci sono dipinti murali che ricoprono una superficie di circa 100 metri quadrati. Qualcuno ha fame (non abbiamo ancora pranzato), quindi approfittiamo dei negozietti e delle bancarelle per comprarci qualche cosa. Oggi c’è una festa religiosa, tale evento è molto importante per gli induisti e tale ricorrenza è biennale. http://www.youtube.com/watch?v=qb3_yO4BahU . Assistiamo quindi all’esibizione in costume, con gli elefanti tutti bardati e i musicisti che suonano musiche locali/religiose. Alle 18,30 rientriamo con il nostro bus all’albergo. L’albergo non ha ristorante interno, ma il proprietario ha un ristorante poco distante e ci rechiamo quindi per la cena.
29 dicembre 2013 (Cochin (proseguimento visita) – Athirapally (cascate e parco nazionale) km 110 circa in bus + breve camminata alle cascate)
Alle 7,00 sveglia! Dopo colazione, visitiamo la “Basilica di Santa Cruz” (GPS= N=09°57'53,90" E=76°14'34,90" m. 0 s.l.m.) che si trova proprio in fianco al nostro hotel. E’ in corso la funzione e la chiesa è completamente piena! L’interno è tutto illuminato da piccole lampadine (non so se per il Natale o per tradizione), la messa è cantata, creando una atmosfera magica, alla quale noi non siamo abituati. Caricate le valige, ci rechiamo nello stesso luogo dove eravamo ieri, in riva al mare, nei pressi del “Palazzo degli olandesi”, per assistere alla pesca con le famose “reti da pesca cinesi”. Questo sistema consiste in una grossa rete a bilanciere, che viene abbassata lasciando alzare dei massi legati con delle corde a delle leve di legno, alcuni di noi, con l’aiuto dei pescatori, provano ad azionare il meccanismo, abbassando la rete e poi rialzandola (il sistema è abbastanza simile a quello utilizzato sul delta del Po). Ieri non abbiamo potuto visitare l’unica “Sinagoga” della città in quanto, essendo domenica, era chiusa, quindi la visitiamo oggi. La “Sinagoga Pardesi” (GPS= N=09°57'26,75" E=76°15'34,20" m. 0 s.l.m.) risale al 1568 ed è la più antica del “Commonwealth”, con all’interno arredi sacri, lampadari di Murano e candelabri. Terminata la visita (sono quasi le 12,00) saliamo sul nostro bus e partiamo alla volta delle “cascate di Athirapally”, ci fermiamo per pranzo e dopo circa 3 ore di viaggio, arriviamo ad “Athirapally”. Qui c’è un grande caos ed il bus fa fatica a portarci fino all’ingresso del parco, quindi scendiamo a qualche centinaio di metri dall’ingresso e proseguiamo a piedi. (Athirapally parcheggio cascate GPS= N=10°17'19,80" E=76°34'09,60" m. 170 s.l.m.). Qui con un breve percorso a piedi ci inoltriamo nella riserva e arriviamo alle cascate. Da questo punto abbiamo la vista dall’alto delle cascate, ma c’è un sentiero che porta fino alla base, decidiamo di percorrerlo ed arriviamo dove le cascate si tuffano nel corso del fiume, da qui lo spettacolo è grandioso! Scattiamo molte foto anche con abitanti del luogo, che sono sempre sorridenti e disponibili a farsi fotografare, ma anche noi siamo molto fotografati da loro stessi! Queste cascate sono anche dette il “Niagara del Sud dell’ India”. Risaliamo il sentiero e ci incamminiamo, sempre attorniati dalle scimmie e immersi nei palmeti, verso l’uscita del parco, dove ci attende il bus che ci porterà nell’hotel per la cena e la notte. L’hotel è costituito da piccoli cottage immersi nel verde delle palme, sul fiume (Ayur Soukhyam www.ayursoukhyam.com ). In attesa dell’ora di cena alcuni decidono di provare i massaggi “Ayurvedici” (massaggi rilassanti e antistress, tipici del luogo)
30 dicembre 2013 (Athirapally – Trekkady km 190 circa in bus)
(Trekkady centro GPS= N=09°36'04,50" E=77°10'16,80" m. 900 circa s.l.m.)
Oggi il nostro viaggio itinerante prosegue verso sud. Lasciamo “Athirapally” di buon mattino e ci dirigiamo verso sud, le strade non sono gran che ed il traffico è impressionante, tutti suonano il clakson! Il paesaggio cambia lentamente, si sale di quota, stiamo inoltrandoci sulle colline della catena del “Ghati occidentale”, dove fanno da padrone le piantagioni di the. Sulla strada ci fermiamo per la visita ad una fabbrica di the “Connemara tea factory”. (GPS= N=09°34'43,00" E=77°05'53,50" m. 800 s.l.m.). Arriviamo quindi a “Trekkady” per ore 14,00, al nostro hotel che ci ospiterà per due notti, con la fasta per la notte di San Silvestro (Hotel Treetop www.hoteltreetop.com ), (GPS= N=09°36'03,90" E=77°10'15,50" m. 890 s.l.m.)anche qui l’hotel è costituito da piccole costruzioni immerse nel verde. Ci troviamo quasi in montagna, infatti siamo a circa 900 metri s.l.m.. Il pomeriggio è libero, quindi ognuno di noi decide di visitare la cittadina singolarmente, noi ci rechiamo, prima di tutto, a mangiare un boccone. Proseguiamo quindi con la visita della cittadina e del mercato locale e di tutti i negozi, approfittando così per acquistare qualche ricordo del viaggio. La città è molto caotica, come finora tutti i luoghi visitati, del resto l’India conta una popolazione di circa 1.250.000.000, con una superficie di circa 3.300.000 chilometri quadrati, quindi con una elevata densità per kmq (circa 415 abitanti/kmq). La Cina, che è lo stato più popolato del pianeta, ha una superficie di circa 9.600.000 di kmq, con una popolazione di circa 1.400.000.000 di abitanti, con una densità di 145 abitanti/kmq. La sporcizia per strada è allucinante! Ci sono rifiuti ovunque. Ma questo è lo stato dell’ ”India” più pulito e con un tasso di alfabetizzazione che si avvicina al 100%, menomale! Girando per i negozi acquistiamo una statuetta in legno raffigurante “Ganesha”, che è una delle rappresentazioni di Dio più conosciute e venerate dai seguaci di religione “Induista” (la maggior parte degli indiani sono induisti, circa l’ 80% della popolazione). “Ganesha” è il figlio primogenito di “Siva” e “Parvati” e viene rappresentato con la testa da elefante e la leggenda narra che il ragazzo fu decapitato dal padre “Siva”, la madre “Parvati” ne fu molto addolorata e il padre, inviò le proprie schiere celesti a cercare una testa da rimettere al ragazzo, trovarono un elefante addormentato, presero la testa e la portarono a “Siva” che la riattaccò al ragazzo e lo resuscitò.
31 dicembre 2013 (Trekkady e il Periyar Wildlife Sanctuary)
(Periyar Wildlife Sanctuary – imbarco GPS= N=09°34'33,50" E=77°10'45,90" m. 870 s.l.m.)
Questa mattina, avremmo dovuto alzarci all’alba per andare nel famoso “Periyar Wildlife Sanctuary”, ma il programma ha una piccola variazione, infatti partiamo dall’hotel solo alle 8,30! Pochi chilometri di bus ed entriamo nella riserva del “Periyar Wildlife Sanctuary”, dove ci aspetta una imbarcazione che ci porterà a navigare sul lago omonimo, un lago artificiale creato dagli inglesi nel 1895, per rifornire di acqua la città di “Madurai” nello stato adiacente al “Kerala”: il “Tamil Nadu”. Navighiamo lentamente sulle acque del lago guardandoci intorno sperando nell’avvistamento di animali di vario genere. Ecco che vediamo una coppia di elefanti con il piccolo, delle tartarughe su uno scoglio, un bufalo in lontananza, lontre e cormorani, ma della tigre nessuna traccia, peccato, ma è un animale molto particolare ed è difficilissimo avvistarla! Oggi la giornata si presenta molto intensa, infatti subito dopo risaliamo nuovamente sul nostro bus e ci spostiamo di qualche chilometro per effettuare un breve safari a dorso di elefante. Il percorso si rileva molto breve e più che un safari è una sofferenza per gli elefanti, scattiamo qualche foto, anche dell’esibizione dell’elefante che solleva dei tronchi. Terminato il safari ci avviamo a piedi per la visita ad una “piantagione di spezie”, biologica, dove veniamo accompagnati da una guida del “green park”, che ci spiega e ci mostra le varie piante coltivate. Rientriamo in città per assistere a ben due spettacoli, il primo è una rappresentazione, nel teatro locale, di “Kathali & Kalaripayattu”, una forma espressiva di teatro-danza indiana originaria del “Kerala”. Lo spettacolo inizia con la fase del trucco dei personaggi interpreti, che sono uomini, anche quelli che interpretano ruoli femminili e prosegue poi con lo spettacolo vero e proprio, accompagnato da musica di sole percussioni. Di questo spettacolo c’è un nostro filmato su you tube http://www.youtube.com/watch?v=w2Qauv4aZuY
Lo spettacolo successivo si svolge nell’arena in fianco al teatro ed è uno spettacolo di arti marziali. Rientriamo in albergo in tempo per una doccia, prima dell’inizio del cenone di capodanno! Il cenone si svolge sulla terrazza panoramica dell’hotel, purtroppo siamo costretti a cenare senza vino in quanto nello stato del “Kerala”, non è possibile bere e fumare in pubblico. Veniamo anche allietati da una band che suona, a dire il vero musica assordante! Verso le 23,30 andiamo tutti nella villetta dove risiediamo noi con altri del gruppo, perché la villetta è composta da 4 camere e da un grande soggiorno e quindi possiamo festeggiare tutti insieme l’arrivo del nuovo anno, brindando con delle bottiglie di birra e vino che abbiamo acquistato nel pomeriggio nel negozio autorizzato alla vendita di alcolici (che sono monopolio di stato, compreso la birra!)
1 gennaio 2014 (Trkkady – Alappuzha (Alleppey) km 155 circa. in bus e crociera in houseboat “Backwaters”)
Dopo colazione partenza alla volta di “Alappuzha (Alleppey)” per imbarcarci su una “kettuvallam” la houseboat che ci porterà in navigazione ad esplorare la zona delle “backwater”. Dopo circa 3 ore di viaggio arriviamo quindi al pontile “Pallathuruthy” (GPS= N=09°31'00,90" E=76°22'41,7" m. 0 s.l.m.) dove ci attendono ben 3 “kettuvallam” www.lakelandscruise.com .Una volta caricati i bagagli e sistemati nelle camere assegnateci, leviamo gli ormeggi! Iniziamo così la lenta navigazione nei canali delle “Backwater” immersi nelle piantagioni di riso. Ci servono il pranzo, sempre molto speziato, e scattiamo tantissime fotografie. Queste imbarcazioni, oggi trasformate in bellissime houseboat da crociera, con aria condizionata e dotate di ogni tipo di comfort, anticamente erano utilizzate per il trasporto del riso, alcune sono veramente antiche e modificate nel corso degli anni, altre sono di recente costruzione e già nate per lo scopo attuale. Navighiamo lentamente e dalla barca vediamo e viviamo la vita quotidiana di queste genti, c’è ogni tanto un battello che funge da metropolitana dei canali, ha le sue fermate prestabilite e scarica e carica qua e la bambini che vanno o tornano da scuola. In parecchi punti dei canali vediamo donne intente a lavare i panni come si usava 60/70 anni fa anche qui da noi, vediamo uomini, donne e bambini che si lavano nei canali. Le case sono tutte aperte, i bambini si rincorrono per giocare, tutti sono molto cordiali. Attracchiamo in un paesino in uno dei tantissimi canali nei quali abbiamo navigato, alcuni del gruppo ne approfittano per godersi un ottimo “massaggio Ayurvedico”. Ci spostiamo per la cena e il pernottamento un po’ più vicino al punto di imbarco, in quanto domani mattina dovremo riprendere il nostro viaggio in bus verso “Poovar” in una zona di fantastiche spiagge. Attracchiamo quindi nei pressi di un altro villaggio e ci trasferiamo tutti, per la cena sull’imbarcazione che al piano superiore ha una veranda grande che può ospitarci tutti. Ceniamo e poi ognuno torna sulla propria “kettuvallam” per la notte.
2 gennaio 2014 (Alappuzha (Alleppey) – Poovar in bus km 136 circa)
Giornata di relax, dopo aver percorso i quasi 140 chilometri che ci dividono dal villaggio di “Poovar”, arriviamo all’hotel (Isola di Cocco Ayurvedic Heritage Beach Resort) www.isoladicocco.com che ci ospiterà per la notte (GPS= N=08°18'41,00" E=77°04'50,60" m. 0 s.l.m.). L’hotel si trova su una magnifica spiaggia sull’”Oceano Indiano”, appena sistemati in camera ci mettiamo il costume e andiamo al pontile del resort, dove ci aspetta una imbarcazione che ci trasferirà sulla lingua di sabbia di fronte al resort (siamo sulla foce di un fiume e la spiaggia è spezzata in due dal corso d’acqua, sembra di essere su un’ isola! Spiagge incontaminate bagnate dall’”Oceano Indiano”, dove ci rilassiamo facendo anche un bellissimo bagno! Questo resort è un centro specializzato in massaggi ayurvedici e alcuni di noi ne approfittano per rilassarsi con un massaggio. Finalmente questa sera si cena con un freschissima birra (probabilmente gli hotel di questa zona di spiagge, sono molto turistici e quindi hanno la licenza per vendere gli alcolici).
3 gennaio 2014 (Poovar – Kanyakumari (in bus km 70 circa)
(Kanyakumari – hotel GPS= N=08°04'50,30" E=77°32'36,70" m. 0 s.l.m.)
Siamo quasi al termine del nostro viaggio, ma abbiamo ancora tempo per visitare due città: “Kanyakumari” (oggi) all’estremo sud dell’ “India”, dove si incontrano tre mari, l’ ”Oceano Indiano”, il “Mare Arabico” e le acque del “Golfo del Bengala”, nello stato del “Tamil Nadu” e “Trivandrum” (domani) la capitale dello stato del “Kerala”. Prima di arrivare a “Kanyakumari” ci fermiamo ancora per la visita ad un altro “Tempio Indù”, il “Tempio di Suchindram”, dedicato alle divinità “Shiva, Vishnu e Brahama” (GPS= N=08°09'26,45" E=77°27'57,27" m. 0 s.l.m.). Per la visita a questo tempio enorme, gli uomini oltre a togliere scarpe e calze, si devono togliere anche la maglietta ed entrare a torso nudo. Terminata la visita riprendiamo il viaggio verso la fine dell’ “India”, ci fermiamo per pranzo (a base solo di ananas) e alle 15,00 circa siamo al nostro hotel (Sparsa Resort) www.sparsaresorts.com , questo è l’hotel più bello del viaggio, con piscina (GPS= N=08°04'48,50" E=77°32'35,70" m. 0 s.l.m.). Appena il tempo di depositare le valige in camera e riprendiamo il bus per recarci al porto, sulla punta di “Cape Comorin” (GPS= N=08°04'50,60" E=77°33'07,9" m. 0 s.l.m.) dove ci imbarchiamo per l’isola sulla quale è costruito il “Tempio di Kumari Amman”, dove si celebra il culto della dea “Kanya Devi”. (GPS= N=08°04'42,90" E=77°33'17,90" m. 0 s.l.m.). Il tempio non è accessibile ai non indù. Sull’isola di fianco a questa è stata eretta una statua alta 40 metri, si tratta del “Memoriale di Vivekananda”, costruito nel 1970 in memoria del grande filosofo vissuto alla fine del XIX secolo, che qui compì una lunga meditazione dove la “dea Kanya Devi” fece la sua penitenza in onore di “Shiva”. Ritorniamo sulla terra ferma ed entriamo per la visita in un altro Tempio: (non so il nome). Al termine della visita abbiamo ancora un po’ di tempo per girare tra i negozi ed il mercato locale in cerca di qualche souvenirs. Rientriamo quindi in hotel per la cena.
4 gennaio 2014 (Kanyakumari – Trivandrum in bus km 117 circa)
(Trivandrum centro GPS= N=08°29'48,30" E=76°56'54,10" m. 0 s.l.m.)
Ultima tappa di trasferimento da “Kanyakumari” a “Trivandrum”. Arriviamo a “Trivandrum” per le ore 12,30 circa e Alì ci porta a visitare una moschea (non ricordo il nome) (GPS= N=08°30'12,50" E=76°57'02,90" m. 0 s.l.m.) poi torniamo in centro e decidiamo di non andare in albergo in quanto lo stesso è vicino all’aeroporto e dista dal centro circa 7 chilometri. Alcuni di noi hanno “fame” e decidiamo quindi di pranzare il un ristorante della capitale. Terminato il pranzo, ci ricongiungiamo e tutti insieme ci rechiamo al “Tempio di Shri Padmanabhaswamy”, che è il cuore religioso della città, terminato nel 1729, dedicato a “Padmanabha (Vishnu)” (GPS= N=08°28'58,00" E=76°56'42,40" m. 0 s.l.m.). Purtroppo nel tempio fanno entrare solo gli induisti e quindi lo possiamo ammirare solo dall’esterno. Nei pressi del tempio c’è il “Palazzo Puttan Malika” che è la ex residenza dei sovrani. Ci rechiamo quindi all’interno per la visita, anche qui occorre togliersi le scarpe e purtroppo non si può fotografare! Il palazzo è da poco sede del museo, con all’interno, composto da circa 80 stanze, oggetti appartenuti alla famiglia reale. Terminata la visita il gruppo si divide: alcuni rientrano con il nostro bus in albergo e altri decidono di fermarsi in città per acquisti. Noi ci fermiamo. Girovaghiamo per la città ed il mercato, ma senza acquistare nulla. Per il rientro prendiamo un taxi: un magnifico “tuk-tuk” dotato di tassametro, con sedili ricamati e perfino l’impianto stereo! Percorriamo i circa 7 chilometri che ci dividono dall’albergo zigzagando tra gli autobus e le automobili, suonando ininterrottamente il clacson. Arrivati a destinazione, foto di rito e pagamento della corsa: 100 Rupie (circa 1,2 euro). L’hotel (Uday Suites) www.udaysuites.com (GPS= N=08°29'00,35" E=76°54'40,80" m. 0 s.l.m.) è dotato di una magnifica piscina e questa volta non ci perdiamo un magnifico bagno. Domani è il giorno della partenza!
5 gennaio 2014 (Trivandrum – Dubai (EAU) – Milano km 7.450)
Ci rechiamo in aeroporto abbastanza presto, anche se il volo è previsto per le ore 11,00. Tutto regolare, abbiamo tempo per ancora qualche acquisto e per cambiare le Rupie avanzate. Durante il viaggio, passando sopra il “Golfo di Oman” dobbiamo sopportare una bella turbolenza. Atterrati a “Dubai” in orario perfetto, abbiamo due ore di tempo prima dell’imbarco e quindi ultima tappa “Dubai-Milano”. Anche durante questo volo dobbiamo sopportare una turbolenza ancora peggiore, quando sorvoliamo l’”Istria”. Arriviamo a Malpensa alle 19,35, abbracci e saluti, con la promessa di rivederci presto per una rimpatriata. Noi accompagniamo Marta e Antonietta in stazione centrale per il treno che le porterà a casa. Non eravamo mai stati in “India”. Abbiamo scelto questo viaggio nell’ “India del Sud” come prima esperienza indiana, per vivere la natura e le genti locali, non le grandi città del nord caotiche! L’esperienza è stata molto positiva, la gente sorride sempre ed è sempre cordiale, sempre pronta a farsi fotografare. Il “Kerala” ci è sembrato una stato tranquillo, dove il tempo scorre senza preoccuparsi del domani. Come scrisse “Hermann Hesse”: “Chiunque sia stato in India non solo con gli occhi, come un viaggiatore di lusso su di una nave da crociera, bensì con tutta l’anima, proverà sempre nostalgia per quella terra che al minimo cenno continuerà a tornargli in mente”. Il viaggio è stato sicuramente economico, da queste parti si mangia con 2/3 euro.
Informazioni generali per il viaggio:
Km da Milano in aereo A/R: 14.900 circa
Km tour in India in bus: 820 circa
Cambi:
€ 1,00 = Rupie 85,00
Fuso orario:
+ 4,5 ore rispetto all’Italia, +3,5 ore quando in Italia è in vigore l’ora legale
Documenti per l’espatrio: passaporto con visto da richiedere a
www.indianvisamilan.com (per i residenti nel Nord Italia)
www.indianembassy.it/consular1htm (per i residenti nel Centro e Sud Italia)
ORGANIZZAZIONE TECNICA: www.zeppelin.it
Guide utilizzate: India del Sud (nella terra degli dei)
Casa Editrice Polaris www.polaris-ed.com
Carte stradali utilizzate: India scala 1:2.100.000 della International Travel Maps